Bundesliga, 5 curiosità che non sapevi sul campionato tedesco

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By Il Mister

La Bundesliga è uno dei top cinque campionati europei dove ogni anno vi giocano alcuni dei migliori giocatori in circolazione, tra nuove promesse dei settori giovanili che si confermano anche in prima squadra e nuovi arrivi dall’estero come Harry Kane, acquistato l’estate scorsa dal Bayern Monaco per oltre 100 milioni di euro. L’investimento dei bavaresi è stato ampiamente ripagato (nonostante quest’anno sia ormai molto difficile che vincano il campionato come si nota in questo articolo), dal momento che il centravanti inglese è il candidato numero uno per la vittoria della classifica marcatori di questa stagione, anche se questo è soltanto uno degli ultimi arrivi che si sono affermati in Bundesliga.

D’altronde, dalla Germania, sono passati talenti come Sadio Mané, Arjen Robben, Frank Ribery, Claudio Pizarro e tanti altri ancora, per non parlare poi di Jude Bellingham che si sta affermando anche con la maglia del Real Madrid e di Erling Haaland, oggi bomber del Manchester City e protagonista della stagione scorsa culminata con la conquista del Treble.

Questi sono ovviamente soltanto alcuni dei tanti esempi di giocatori forti che hanno giocato in Bundesliga, sintomo della prestigiosità del campionato.

La storia della Bundesliga

La storia della Bundesliga è stata diversa da tutte le altre, poiché ha vissuto un’epoca complessa come quella dove le due parti del Paese, quella orientale e occidentale, erano separate. Ciò si è ripercosso anche nel calcio, con il campionato che è nato solamente di recente rispetto ad altre realtà del Vecchio continente, nel 1963. Da quel momento in poi, il Bayern Monaco, che prima di allora aveva vinto soltanto un titolo nazionale, è stata la squadra che più volte si è affermata grazie all’apporto di giocatori come Franz Beckenbauer, Gerd Müller, entrambi vincitori del Pallone d’Oro, Karl-Heinze Rummenigge e, più recentemente, con i vari Robben, Ribery e Mané, per un totale di 33 Meisterschale.

Nella storia del campionato, però, ci sono anche alcune curiosità che rendono la Bundesliga un campionato diverso agli altri europei.

Dall’Austria alla Prussia

La prima curiosità riguarda una delle tante squadre che hanno vinto almeno un campionato, ma non una tedesca, bensì… un austriaca. Questo perché nel 1938, con l’annessione di Prussia Occidentale e Austria alla Germania, la Bundesliga, che all’epoca si chiamava Gauliga, si allargò a 20 squadre, permettendo così anche a club che non avevano mai preso parte al campionato tedesco di parteciparvi. Così, nella stagione 1940/1941, a trionfare fu il Rapid Vienna, unico titolo andato ad una squadra non propriamente tedesca nella storia del campionato.

Un’altra curiosità riguarda sempre una singola squadra, il Tasmania Berlin, passata alla storia come peggior squadra di calcio di sempre nel suo unico campionato di Bundesliga disputato della storia. Questo perché in un solo anno stabilì diversi record negativi, tra i quali quello di peggior difesa (108), peggior attacco (15), peggior differenza reti (+93) e peggior punteggio finale di classifica con soli 8 punti conquistati al termine della stagione, tutti ancora oggi “imbattuti”.

Tra le altre curiosità citiamo poi il fatto, piuttosto raro tra i vari campionati europei, che in Germania non esiste una sola squadra che non sia mai stata nella seconda divisione. Fino al 2017 l’Amburgo era l’unico club a non esser mai retrocessa. Tuttavia, complice una serie di fattori, la squadra scese di categoria proprio al termine di quella stagione.

Poi passiamo ai criteri con i quali si assegnano le stelle ai vari club vincitori di una determinata quantità di campionati. In Italia, ad esempio, si aggiunge una stella ogniqualvolta una squadra vince dieci scudetti. Per questo motivo, oggi abbiamo la Juve con tre stelle (ha vinto 36 scudetti) e Inter e Milan con una (ne hanno vinti 19). In Germania, però, la situazione cambia. Non essendoci un regolamento univoco che vale per tutti i Paesi, in Bundesliga il criterio con il quale si assegna la stella è il seguente: 3 titoli una stella, 5 titoli due stelle, 10 titoli tre stelle, 20 quattro stelle, 30 cinque stelle. Questo a partire dal 1963 con l’istituzione dell’attuale Bundesliga. Motivo per cui l’Amburgo, pur avendo sei titoli nazionali, ha una sola stella e il Bayern Monaco cinque, dall’alto dei suoi 33 campionati vinti.

Infine, arriviamo al fenomeno del “fan ownership”, in Italia più comunemente detto azionariato popolare. Si tratta di una pratica, che esiste anche in altri ambiti oltre al calcio, per cui sono i tifosi i proprietari delle azioni della società calcistica. Prima del 1999, a parte qualche eccezione, erano i tifosi gli unici proprietari del club, mentre in seguito è stato possibile aprirsi agli investimenti di aziende private, pur garantendo le quote di maggioranza agli stessi tifosi per via della legge “50%+1”.